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Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d'Aosta

Emergenze e calamità

Gli archivi, come le biblioteche, sono particolarmente esposti ai rischi derivanti da diverse calamità: la carta e le pergamene sono infatti molto sensibili ad elementi distruttivi quali il fuoco o l’acqua, nonché ad altri agenti, apparentemente più lenti ma ugualmente nocivi, quali la polvere, l’umidità, le muffe.

Gli archivi colpiti da eventi calamitosi (terremoti, allagamenti, incendi) rischiano dunque di subire danni anche dopo il primo momento di emergenza acuta: i documenti sommersi in un’alluvione o bagnati dall’acqua usata per estinguere un incendio sono soggetti a rapido deterioramento fisico e attacco di muffe; ugualmente, le carte e i volumi coinvolti nel crollo di un edificio, se non immediatamente recuperati rimangono esposti agli agenti atmosferici e all’attacco di parassiti. Tali archivi devono quindi essere recuperati e messi in sicurezza con rapidità e con particolari tecniche e cautele.

In caso di emergenza è necessario far intervenire immediatamente gli organi e i corpi preposti alla sicurezza delle persone e delle strutture (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri, Polizia…). Contemporaneamente è però opportuno avvertire, con la massima sollecitudine, la Soprintendenza Archivistica, che valuterà i rischi per il materiale tutelato e potrà dettare le corrette procedure di intervento e recupero.

È anche necessario che gli enti e il personale incaricato di gestire l’archivio siano preventivamente preparati a eventuali emergenze, sia con un’adeguata formazione degli operatori (corsi antincendio previsti dalla legge), sia con adeguate attrezzature e strutture (vedi i requisiti srtutturali richiesti per le sedi d’archivio), sia con protocolli di comportamento specifici e adatti alle diverse tipologie di calamità.

La Direzione Generale per gli Archivi ha predisposto delle linee guida utili a prevenire e affrontare le emergenze in archivio.

Si forniscono qui le prime istruzioni di base in caso di:

  • Alluvione o allagamento
  • Incendio
  • Terremoto, crollo, contaminazione biochimica
  • Furto o sparizione di documenti

Si segnala inoltre la Direttiva MIBACT 23 aprile 2015, Aggiornamento della direttiva 12 dicembre 2013, relativa alle Procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali.

Utili consigli ed esempi di intervento si possono trovare sul sito dell’associazione SOS Archivi.



Ultimo aggiornamento: 06/08/2024